lunedì 4 aprile 2011

Roma è morta - 3

La scoperta dell'acqua calda...


Non ci sono i divieti: nei festivi invasioni di auto e moto e paurose gimkane tra la folla per evitare i pedoni, la domenica la strada più importante del Tridente è prigioniera del traffico

di Alberto Ficcardi (da Leggo.it)

Motorini che fanno zig zag tra passeggini e pedoni. Auto incolonnate nello struscio domenicale: benvenuti a via del Corso. La via più importante del Tridente, quella dello shopping sfrenato, nei festivi non è isola pedonale. Lo stop alle auto viene disposta il sabato pomeriggio, dalle 14 alle 18, da largo Goldoni a via del Parlamento: decisione sacrosanta, visto che la mole di pedoni è talmente alta che i mezzi a motore non potrebbero proprio muoversi. La stranezza sta nel fatto che la domenica sia tutto aperto: niente vigili, nessuna transenna e pericolosissimi slalom per evitare il fiume umano che invade la sede stradale. Una scelta discutibile visto che, tra turisti e romani a passeggio, sono centinaia le persone che fanno le vasche da piazza del Popolo a piazza Colonna. Complice un cantiere per il restauro di un palazzo, poi, poco dopo largo Goldoni il marciapiede destro (guardando piazza Venezia) non è utilizzabile: ecco allora che tutti camminano in strada, rallentando inevitabilmente la viabilità. E che dire del rischio? Basta che a un’automobilista sfugga la frizione per investire una o più persone. Insomma, una situazione che andrebbe affrontata e rivista totalmente. L’isola pedonale no-stop nel weekend gioverebbe a tutti: sia ai residenti, che vedrebbero scendere i livelli di smog (via del Corso, da un rilevamento Legambiente è la quarta arteria del Centro per livelli di pm10) che ai commercianti che avrebbero il solo passaggio di possibili acquirenti senza l’incombenza dei veicoli. L’invito, quindi, è indirizzato direttamente all’assessorato alla Mobilità del Campidoglio per porre fine ad un pericolo costante e dare maggior importanza a una delle vie gioiello della città.


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