lunedì 2 novembre 2009

Halloween e il gatto nero

Ancora sui gatti neri:



(foto di cobalt123).

Halloween: salvati 71 gatti neri dai riti della Notte streghe

Roma, 1 novembre - Notte di Halloween di lavoro per i volontari delle "ronde del gatto nero". Sono stati 71 gli interventi effettuati nella scorsa notte dagli oltre 400 volontari Aidaa, divisi in 137 gruppi operativi che hanno controllato oltre 700 obiettivi sensibili su tutto il territorio nazionale. Gli interventi si sono prevalentemente concentrati in Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Emilia, Veneto e Lazio. Nella maggior parte dei casi (58) si è trattato di falsi allarmi o di semplice violazione dei cimiteri da parte di persone o piccoli gruppi che sono entrati nottetempo nei cimiteri controllati dai volontari di Aidaa senza comunque compiere atti vandalici o sacrifici: in questi casi sono state rilevate le targhe delle auto che saranno fornite alle autorità locali. Sono 13 invece i casi dove sono stati individuati e messi in fuga gruppuscoli di persone che presumibilmente si apprestavano a compiere sacrifici o riti esoterico-satanici. I luoghi in cui si stavano celebrando questi lugubri riti erano sia cimiteri che zone boschive. Quattro riti sono stati scoperti ed interrotti nella zona del basso varesotto, 1 nei boschi di Castello dell'Acqua in provincia di Sondrio in Lombardia. 3 presunti riti sono invece stati scoperti in Piemonte, 2 nella zona di Acqui e 1 in Val Pellice. Due riti individuati nella zona di Ciampino e lago di Bolsena, nel Lazio. Altri 2 casi si sono verificati nella zona di Narni, in Umbria. Un rito satanico è stato scoperto e interrotto nella zona di Lazzise in provincia di Verona, e un altro nella zona di Carpi in Emilia. Nel corso delle operazioni sono stati anche ritrovati e salvati 71 gatti neri avvenuto in 3 diversi depositi situati rispettivamente il Lombardia, Toscana e Umbria; il motivo della loro detenzione non è però stato ancora accertato. Ora gli animali sono stati presi in cura dai volontari Aidaa e dopo le eventuali verifiche di proprietà saranno dati in adozione.
(APcom)

Su streghe e gatti neri

Da Imagoromae
Leggo che a Milano L'Associazione italiana Difesa Ambiente e Animali ha organizzato ronde in Lombardia per salvare i gatti neri dai satanisti che vorrebbero sacrificare gatti neri, insieme a cani e caproni del colore della notte.
L'associazione baserebbe questa sua iniziativa anche sulle "rivelazioni" di una bestia di Satana che, dal carcere, avrebbe indicato addirittura tempi e modalità dei "sacrifici".
Ora, chiunque abbia una seppur minima conoscenza della tradizione magica e di stregoneria, sia a livello pratico che antropologico, sa benissimo che le streghe sono semmai alleate dei gatti neri, che sono generalmente utili e indipendenti familiari delle streghe.
È vero purtroppo che in giro c'è tantissima gente fuori di testa che, mischiando rituali voodoo visti al cinema o in tv con stregoneria da fumetti e satanismo da allucinogeni, magari potrebbe tentare sacrifici di animali nella notte di Halloween.
A parte il fatto che nell'antica tradizione celtica di Halloween erano semmai previsti sacrifici umani, e i tradizionali tagli di teste di prigionieri di guerra che adornavano i villaggi gaelici di cui ci parla la tradizione romana, tale usanza si spense con la romanizzazione della (Gran) Bretagna e l'assimilazione della festa di Samhain (fine estate) con quella romana di Pomona, dea dell'abbondanza il cui simbolo era la mela, e tutti i frutti tondi, il melograno e per estensione la zucca.
Sacrifici animali (di animali commestibili, non di gatti!) sostituirono quelli umani, e furono rigidamente regolamentati in rituali religiosi ben definiti.
Le streghe non hanno mai usato fare sacrifici animali, semmai le streghe si trasformano in animali.
Come scrive Voltaire nel Dizionario filosofico parlando dei nomi delle costellazioni: "Notiamo che non ci sono gatti nei cieli, come ci sono capre, gamberi, tori, arieti, aquile, leoni, pesci, cani".
Nell'alto Medioevo, secondo la chiesa cattolica, le due dee nordiche Freia e Holda apparivano tute le notti, una su una carrozza tirata da venti gatti, l'altra seguita da un corteo di vergini a cavalcioni su gatti maschi o travestite con le loro spoglie.

Il gatto partecipa al Sabbah: il primo pare si sia tenuto nel 1090 e la strega celebra il sabba mascherata da gatto nero e le donne ballano attorno a satana con gatti appesi alle camicie.
E così, nel 1180 Walter Map, nel De nugis curialium, scrive che gli eretici aspettano, raccolti in silenzio, l'improvvisa discesa di un gatto nero mostruoso cui nelle tenebre baciano i piedi, gli organi genitali e il disotto della coda.

Tra il 1179 e il 1202 Alain de Lille nei Contra hereticos propone una curiosa etimologia per il nome "catari" della setta eretica: proviene da catus, gatto in latino, perché come gatto, Lucifero riceve i loro omaggi.

D'altronde, secondo il vangelo del diavolo, "solo gli imbecilli ignorano che tutti i gatti hanno un contratto col diavolo; nessuno può dire cosa ci guadagnino, ma è certo che il diavolo li invita a far bisboccia con lui il martedì grasso: per questo in tale giorno è così raro incontrare un solo gatto".
Voi capite perché durante tutto il giorno i gatti dormono o fingono di dormire, l'inverno presso il fuoco, l'estate al sole. È perché la notte devono vigilare in permanenza.

Non basta: tra il 1231 e il 1236, il vescovo di Parigi, Guillaume d'Auvergne, afferma che Satana, con il permesso di Dio, si mostra ai suoi fedeli sotto forma di gatto, da baciare sotto la coda, o di rospo, da baciare sulla bocca.

Il 13 giugno 1233 il papa Gregorio IX, nella bolla Vox in Roma, parla del "Gatto nero che cadde dal cielo": tutti sanno infatti che il giorno del giudizio si vedranno tutti i gatti intenti ad arrampicarsi sui muri dell'inferno (fonte).
A Navelli, paese in provincia dell'Aquila , famoso perché vi si produce lo zafferano, si narra la leggenda della donna gatto. Essa è la regina delle streghe ed è soprannominata Chicchera, cioè cresta di gallo. La donna gatto si reca al convegno di Benevento recitando la formula "Con un'ora vado e vengo alla noce di Benevento". Ferita ad una zampa con un coltello, mentre sotto forma di gatto cerca di fare malefici, è riconosciuta dalla gente del paese, perché quando riprende la forma umana ha ancora il coltello nella coscia (fonte).

Insomma se ammazzate un gatto nero, oltre che un nobile e utilissimo animale (che elimina topi e altri parassiti sgradevoli) potreste ammazzare una strega.
Altro che Satanismo. Se dei Satanisti si mettessero ad ammazzare gatti sarebbero solo degli imbecilli ignoranti.
L'Associazione comunque fornisce un numero di telefono cui rivolgersi che volentieri riporto nel caso voleste segnalare abusi su animali: 3487611439.



1 commento:

Quasibaol ha detto...

Segue qui: http://quasibaol.blogspot.com/2009/11/la-giornata-del-gatto-nero-black-cat.html