Nel sito di Stefano Benni è partita la "megaintervista", ovvero una sezione dedicata alle domande fatte dai lettori allo scrittore in occasione della recente pubblicazione del nuovo libro, "La grammatica di Dio". E' una iniziativa interessante, anche se la selezione delle domande è per forza rigorosa e le risposte vengono centellinate, un tot ogni qualche giorno; comunque molto per uno che rilascia interviste col contagocce e non va mai in TV (meno male!).
Tra l'altro ne ho inviata una anch'io... alla quale ancora non è stato risposto; ma in effetti non era una domanda tanto intelligente, e poi Benni ha già risposto a una simile -sulla spiritualità- inviata da un altro "sitista", quindi non mi aspetto nulla.
Quanto al nuovo libro, che ho già letto, si tratta di una raccolta di racconti inediti, a pochi anni dal romanzo "Margherita dolcevita"; nel complesso lo stile e i temi sono quelli consueti: solitudini, paradossali forme d'amore (ad esempio il racconto del cane Boomerang che apre il libro), il rimpianto dei tempi andati ("Fiammorgallo" su tutti) e di come eravamo; sottinteso: meglio di adesso.
In tutta la bibliografia di Benni, "La grammatica di Dio" non occupa certo un posto di primo piano, mi pare inferiore, per esempio a "L'ultima lacrima", raccolta forte e tagliente sul cinismo e la miseria interiore di questi tempi, ma è comunque piacevole e a tratti molto divertente. Per 'completisti'.
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