venerdì 15 gennaio 2010

Cuore



E' notte fonda.
La notte della ragione. L'assenza dell'anima. La morte del cuore.
Capitano, ci porti via da qui!
Ho fatto un brutto sogno: cielo nero, senza stelle, ne luna, ne cielo. Silenzio.
Il mare è una tavola, di freddo mogano, lucido, riflette qualcosa che non c'é.
Ombre (in assenza di luce!). E un respiro profondo, pesante, enorme, incombente...
Ombre. Le vedo strisciare sul soffitto della mia cabina; si dispongono, si intrecciano, si incastrano e... formano un disegno in movimento.
C'é una figura, forse un uomo. Fluttua nel vuoto. Si regge con le mani incrociate il petto, come per trattenere qualcosa... si, ora le allenta un pò, ma subito le riaccosta! Ecco, tenta di tenere il cuore nel petto, ora ho capito.
Ma... un'altra ombra, temibile, avanza, gira intorno all'uomo, in cerchi concentrici, sempre più stretti, come uno squalo intorno alla sua preda, sempre di più...
Ho paura, capitano, ci porti via di qui!
Un'altra ombra, dall'altra parte, arriva, e circonda l'uomo a sua volta.
Non voglio vedere, ma... le vedo anche ad occhi chiusi, non ho scampo, si proiettano sulla parete interna delle mie palpebre.
L'uomo si piega, si rannicchia su se stesso, mi sembra di udirne la voce, se voce potesse avere.
-"...No!", direbbe, tremante, "No! Vi prego. Guardatemi! Io sono come voi!"
(Non capisco... come loro?)
Le ombre si avvicinano, sempre di più, ora sono tre... quattro... e ancora... il cerchio si stringe sempre di più, e ancora... e...


(omissis)

E' tutto finito.
Era un sogno?
E' ancora buio. La nave è immobile, nel solido mogano scuro, nella notte senza stelle, senza luna, senza cielo. Silenzio.
Io mi alzo... e l'aria si insinua: ho il petto scavato, sanguinante, come per il morso di uno squalo.
Non fa male; non nella carne. Fa male nell'anima.

Capitano, ci porti via da qui.








credit immagine: elaborazione da http://cepolina.com/freephoto/vb/black.sea.bw-bw.htm

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