lunedì 4 maggio 2009

Lack

Non per fare pubblicità -che peraltro sarebbe gratuita- a un prodotto regolarmente in commercio, ma piuttosto un elogio allo stile minimalista di un oggetto che per me è un cult: il tavolino Lack, e un pò tutta la serie che porta lo stesso nome.
Non so se chi l'ha ideato pensava consapevolmente di essersi inserito nella grande corrente del Minimalismo, ma di fatto questo oggetto si dimostra straordinario nella sua assoluta semplicità, nella pulizia delle sue forme, nella versatilità del suo geniale non-design. Il Lack sta bene ovunque, col moderno come con il classico (provare per credere), dentro casa come nella vetrina del negozio come in ufficio, col suo piano di notevole spessore che conferisce un'idea di solidità, oltre che di modernità.
E' -e resterà- moderno e adatto a molteplici interpretazioni di arredamento; infatti, già alla nascita è disponibile in molte misure e molti colori ed effetti-legno. Va bene come tavolino, comodino, espositore, togliendogli le gambe come rivestimento murale a mò di boiserie... e altro ancora. Io ne uso uno effetto-wengè come comodino, mentre un altro in effetto-betulla rivestito dal sottoscritto in mosaico in ceramica e pasta di vetro sta al centro del soggiorno.



Nessun commento: