venerdì 2 novembre 2007
Mettiamo il caso
Adesso mi invento una storia di sana pianta.
Mettiamo il caso che esista un Paese, una Nazione, il nome non importa, possiamo inventarcelo, un Paese nel quale per un motivo o per un altro a comandare non sia il governo democraticamente (più o meno) eletto dai cittadini, ma -di fatto- a comandare sia il capo di una religione, una qualsiasi.
Mettiamo il caso -e sto inventando- che questo capo di questa religione immaginaria abbia un passato da nazista, sia pure di striscio, e mettiamo il caso che adesso che è vecchio e adesso che è -appunto- capo di questa religione, vada tutt'ora in giro sostenendo tesi un pò bislacche su una certa categoria di persone, che corrisponde a quella che in questi casi si chiama una 'minoranza', con un termine un pò riduttivo ma che serve a rendere l'idea; facciamo che, inventando, ripeto, questo capo di questa religione propugni la tesi che quelli che appartengono a quella categoria di persone sono inferiori se non dal punto di vista razziale almeno da quello "morale" agli appartenenti alla categoria di persone di 'maggioranza', dicendo che i primi sono, per esempio, "deviati", "oggettivamente disordinati", contro "l'ordine naturale delle cose", e via dicendo su questo tono. Favorendo di fatto nella testa di quella percentuale di cervelli bacati che c'é in ogni democrazia convinzioni, atteggiamenti e comportamenti di impronta razzista, o quanto meno sofferenze non indifferenti in molte di quelle persone appartenenti alla prima categoria.
E poi mettiamo il caso che, sempre inventando, se si va a guardare bene, questo vecchio capo di quella religione appartiene a pieno titolo -e persino in maniera vistosa- proprio a quella categoria di persone che egli stesso avversa con ogni mezzo, lui e forse -anche qui sto inventando, beninteso- di conseguenza, anche un suo ipotetico fido segretario particolare, molto più giovane di lui e un pò belloccio, che lo segue da sempre come un ombra.
Uno che appartiene a quella categoria di 'minoranza' di cui sopra, oltre ad avere già di suo la vita non esattamente facile, come si dovrebbe sentire ad essere osteggiato da uno che è come lui, che invece che comprenderlo lo detesta?
Ma per fortuna è tutta una invenzione...
Mettiamo il caso che esista un Paese, una Nazione, il nome non importa, possiamo inventarcelo, un Paese nel quale per un motivo o per un altro a comandare non sia il governo democraticamente (più o meno) eletto dai cittadini, ma -di fatto- a comandare sia il capo di una religione, una qualsiasi.
Mettiamo il caso -e sto inventando- che questo capo di questa religione immaginaria abbia un passato da nazista, sia pure di striscio, e mettiamo il caso che adesso che è vecchio e adesso che è -appunto- capo di questa religione, vada tutt'ora in giro sostenendo tesi un pò bislacche su una certa categoria di persone, che corrisponde a quella che in questi casi si chiama una 'minoranza', con un termine un pò riduttivo ma che serve a rendere l'idea; facciamo che, inventando, ripeto, questo capo di questa religione propugni la tesi che quelli che appartengono a quella categoria di persone sono inferiori se non dal punto di vista razziale almeno da quello "morale" agli appartenenti alla categoria di persone di 'maggioranza', dicendo che i primi sono, per esempio, "deviati", "oggettivamente disordinati", contro "l'ordine naturale delle cose", e via dicendo su questo tono. Favorendo di fatto nella testa di quella percentuale di cervelli bacati che c'é in ogni democrazia convinzioni, atteggiamenti e comportamenti di impronta razzista, o quanto meno sofferenze non indifferenti in molte di quelle persone appartenenti alla prima categoria.
E poi mettiamo il caso che, sempre inventando, se si va a guardare bene, questo vecchio capo di quella religione appartiene a pieno titolo -e persino in maniera vistosa- proprio a quella categoria di persone che egli stesso avversa con ogni mezzo, lui e forse -anche qui sto inventando, beninteso- di conseguenza, anche un suo ipotetico fido segretario particolare, molto più giovane di lui e un pò belloccio, che lo segue da sempre come un ombra.
Uno che appartiene a quella categoria di 'minoranza' di cui sopra, oltre ad avere già di suo la vita non esattamente facile, come si dovrebbe sentire ad essere osteggiato da uno che è come lui, che invece che comprenderlo lo detesta?
Ma per fortuna è tutta una invenzione...
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