lunedì 12 novembre 2007
Futuro anteriore
In un articolo di Sky & Telescope riportato nell'ultimo numero della rivista di astronomia "Le Stelle", Gregory P. Laughlin fa delle previsioni sulla fine della nostra stella, il Sole, e di conseguenza del nostro pianeta: in realtà da anni si teorizza con discreta precisione cosa succederà tra circa 7,7 miliardi di anni, quando il Sole, seguendo la sua naturale evoluzione, aumenterà nella temperatura superficiale e nella misura del diametro diventando una 'gigante rossa' e arrivando a lambire l'orbita terrestre, dopo aver "inghiottito" Mercurio e Venere. Allora tutta l'atmosfera terrestre sarà già stata spazzata via, e la crosta del nostro pianeta inizierà a fondere precedendo la distruzione definitiva (anche se pare ci siano possibilità che un pianeta sopravviva addirittura all'esplosione della sua stella).
Inutile dire che fine avremo fatto noi tutti, a quel tempo.
Laughlin arrivò a proporre nel 2000 un sistema per allontanare il più possibile quel momento: già adesso, scrive nel suo articolo, avremmo la tecnologia per deviare un grande asteroide della fascia di Kuiper e immetterlo in un'orbita regolare tra la Terra e Giove (roba che neanche Armageddon...), ottenendo così -nell'arco di milioni di anni- un trasferimento di una quantità di energia dal pianeta gigante che sia sufficiente a modificare l'orbita terrestre, allontanandola gradualmente dal Sole e compensando così l'aumento costante di temperatura di quest'ultimo. Un passaggio ogni diecimila anni dell'asteroide tra i due pianeti dovrebbe essere sufficiente; purché si sia certi di aver indovinato i calcoli, evitando che l'asteroide venga scaraventato direttamente sopra di noi.
Che dire?
A parte il fatto che il suo articolo fu male interpretato dai giornali, che scrissero che con questo sistema si potrebbe già ora risolvere il problema del riscaldamento globale, lo stesso autore della proposta si domanda se "la nostra civiltà durerà per un periodo di tempo anche solo mille volte più breve" rispetto ai milioni di anni che abbiamo per prepararci adeguatamente.
Come si fa a non essere d'accordo con il suo pessimismo?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento