venerdì 23 novembre 2007

Cocktail new wawe






Prendete il mixer e versate una parte di New Order, una parte di U2 prima maniera, una parte di Interpol; aggiungete un pò di soda, che fa le bollicine, ed ecco pronto il vostro cocktail-new wawe!
Con soli due album all'attivo, "The back room" e il recente "An end has a start", gli Editors sono tra i gruppi di punta di tutti quelli che da alcuni anni hanno rispoverato con grande successo il sound del movimento nato alla fine dei '70 e che ha poi dominato il decennio successivo; preceduti dai newyorkesi Interpol (a mio avviso molto più 'sostanziosi') ai quali somigliano parecchio nel suono delle chitarre elettriche e nel timbro di voce del leader.



Il quartetto inglese, fresco di un paio di anni di sfraceli nelle charts nazionali, è in giro per concerti e ieri sera ha suonato al mitico Piper club di Roma, sold out da giorni (e pieno come un uovo, impossibile cascare per terra anche a provarci).
In poco più di un'ora hanno riproposto le loro canzoni con spirito -come dire- meccanico, preoccupati forse di riproporle il più possibile simili alle versioni registrate in studio; buona tecnica, per carità, divertenti, ma non un guizzo di fantasia, non una individualità che emerge, a parte la verve sincopatica del leader che saliva e scendeva dal piano e gesticolava mimando i versi dei testi.
Sarà che sono ancora acerbi... ma a me è parso che abbiano solo fatto diligentemente il loro compitino, e stop.

Impressione molto migliore hanno suscitato i The Boxer Rebellion, che hanno suonato prima di loro. Da seguire.

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