lunedì 21 settembre 2009

Lupo solitario



Nel cuore del lupo solitario c'é una costruzione incredibilmente complessa e fragile, una cattedrale di sottile cristallo trasparente e marmi preziosi, immersa nel buio dell'anima.
Talvolta entra un raggio di luce, quando il lupo rispecchia i suoi occhi negli occhi di un altro, talvolta entra un pò di calore, quando con la sua mano ne sfiora un'altra.
E allora la cattedrale si illumina e si riscalda, splende nel buio con le sue mille sfaccettature, le complesse sculture, e mostra il suo interno: profonde navate parallele, colonne altissime, volte appuntite e, in fondo, l'altare, col simulacro del dolore, al quale sacrificare il cuore nella quotidiana, silenziosa celebrazione del tempo che scorre.
Ma subito il portone si richiude: troppo prezioso l'altare, puro il tabernacolo, levigato il marmo del pavimento perché qualcuno possa camminarvi sopra e commettere sacrilegio. Troppo il dolore generato dalla luce che penetra, dalle ombre che scorrono sui muri.
Quindi torna il buio, e il gelo, e il silenzio.

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